Un virus informatico generò la NETpandemia che cambiò il mondo!
Lettere di un padre imperfetto ad un figlio adolescente
Performance TV/Web
Una docufiction scritta, diretta e interpretata da Milo Vallone
Novembre 2029. Nel
mondo, in un tempo rapidissimo si sparge “Butterfly
29”, un virus informatico che con una netpandemic compromette tutti i sistemi e le piattaforme della avanzata
tecnologia del pianeta, rendendo impossibile qualsiasi forma di
comunicazione, diffusione e utilizzazione di ogni intelligenza
artificiale. E così, nell’arco di 4 mesi, in un gigantesco
blackout propagato con “effetto domino”, si oscurano tutte le
trasmissioni dell’apparato radiotelevisivo e tutti i servizi del
web e della telefonia che si stima siano ormai arrivati a
rappresentare il 98,8% del traffico e dello scambio di informazioni
dell’intero sistema occidentale.
Dieci anni prima, nel
2020, in Italia, il soggetto Alan
Caravaggio venne condannato a 14 anni di
domiciliari per l’omicidio della moglie, avvenuto durante un
lockdown per la pandemia biologica conosciuta con il nome di Covid
19. la narrazione è
ambientata nel marzo del 2030 e mentre il mondo, non avendo alcuna
alternativa, torna ad incontrarsi animando le strade, le piazze, i
bar e i teatri, Alan Caravaggio è sempre più isolato nel suo
confinamento, relazionandosi solo con l’assistente sociale che col
compito di recapitargli i viveri, rappresenta la sua unica finestra
sul mondo.
Alan è costantemente
ripreso da 32 microcamere che perimetrano all’interno e all’esterno
la sua abitazione che però, per via di “Butterfly
29”, non sono più monitorabili dalla
sezione “controllo domiciliare”
della polizia. Pur avendo quindi la possibilità di evadere e
tornare ad assaporare la libertà che ha perso, Alan decide di non
sottrarsi al suo isolamento ma di prendere un vecchio registratore
per incidere delle “audiolettere”
da lasciare al figlio ormai adolescente e che all’epoca del
femminicidio che lo ha portato a perdere l’affetto di entrambi i
genitori, aveva 6 anni. Ne nasce così un intenso flusso di
coscienza. In queste lettere/confessioni, le riflessioni di Alan
passeranno dagli squarci introspettivi della sua vita, alle analisi
della società che ha lasciato (quella del 2020), con inevitabili
riferimenti alle percezioni che ha sull’organizzazione sociale
contemporanea alla narrazione (il 2030).
Alla fine di questa
confessione, divisa in 8 capitoli/lettere, Alan si renderà conto che
quella promessa che il mondo fece a se stesso 10 anni prima,
custodendola nello speranzoso motto “ne
usciremo migliori” sarà forse solo grazie
a “Butterfly 29”
che potrà finalmente realizzarsi.